I droni sotto il profilo della Sicurezza sul Lavoro

Come valutare i rischi per l’operatore che utilizza uno o più droni sotto il profilo della sicurezza sul lavoro.

I droni comunemente definiti da tutti con questo appellativo, definiti dall’Enac SAPR, (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), hanno avuto una crescita come utilizzo  in molteplici impieghi in ambito lavorativo definibile esponenziale fra gli utenti utilizzatori, passando da amatoriale a professionale.

Molte aziende ed enti stanno utilizzando questa tecnologia con scopi sempre più ampi e spesso diametralmente distanti fra loro, ad esempio come spiegato in questo articolo sui Vigili del Fuoco.

Altri esempi di applicazione si possono riscontrare nell’industria cinematografica, nelle aziende che hanno bisogno di fare misurazioni in quota o per aver un punto di vista che in precedenza era reso possibile tramite un sistema predisposto in sospensione da cavi aerei o, addirittura con l’utilizzo di mezzi più complessi ad es. un elicottero.

Ma i droni secondo la sicurezza sul lavoro, sotto un profilo di rischio rivolto ad un utilizzatore quale lavoratore che pilota il drone, nel caso specifico per i droni a decollo verticale, come sono valutati?

Da una nostra analisi per struttura aziendale leader in Italia nel settore della ricerca per la sicurezza stradale e servizi per la gestione di infrastrutture di mobilità, abbiamo dedotto come quest’attrezzatura di lavoro possa essere un rischio per l’operatore e oggetto di rischio per gli infortuni sul lavoro.

Quali sono i rischi per chi pilota un drone?

  • In fase di decollo, il drone in possesso di eliche se non si rispetta la procedura di sicurezza possono essere indice di rischio da taglio soprattutto per le mani dell’operatore.
  • Le eliche muovendo l’aria potrebbero sollevare polvere o simili, proiettando questi corpi estranei che hanno il rischio di finire negli occhi.
  • Per gli operatori meno esperti vi è anche un rischio di far impattare il drone proprio se stessi.
  • L’ultimo, ma non meno importante, è il rischio di caduta e scivolamento dell’operatore, che nel seguire il drone osservandolo in volo o visualizzando su un tablet la sua posizione, non presti attenzione ad un terreno disconnesso, scivoloso e o frastagliato sul quale sta camminando.

I casi riportati sono tutti ipotesi condivise sulla base dell’esperienza dei piloti, non vuole essere una critica nei confronti di quest’attrezzatura rivoluzionaria che si avvicina ad un futuro dove la tecnologia è parte di una visione che oggi molti definiscono parte dell’industria 4.0.

Consigliamo quindi di utilizzare i seguenti D.P.I., Dispositivi di Protezione Individuale.

  • Guanto che possa impedire tagli;
  • Un copricapo che possa proteggere la testa dell’operatore, un Caschetto andrebbe bene;
  • Occhiale protettivo;
  • Le scarpe antinfortunistiche sapendo che si opererà all’aperto.

Ovviamente sono delle linee guida che  non possono essere estremamente utili, sarà poi l’azienda nella valutazione specifica, utilizzando droni che si esprimerà nel merito.

La vostra passione, potrebbe diventare un lavoro e come ogni lavoro dovrà essere svolto in sicurezza.

Se siete degli amatori e non siete soggetti a nessun obbligo normativo ricordatevi sempre di fare la massima attenzione, mantenendo il divertimento tale senza spiacevoli situazioni.

Gruppo Minerva

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