Per quanto riguarda la tutela della salute di tutti i dipendenti, il Datore di Lavoro ha un ruolo di grande responsabilità, occupandosi della gestione della sicurezza sul lavoro seguendone tutti gli aspetti, comprese le procedure di Sorveglianza Sanitaria e Medicina del lavoro, fondamentali per la cura della salute dei lavoratori.

Il contesto sociale nel quale si lavora influisce enormemente sul nostro equilibrio psicofisico; non sono solo le responsabilità lavorative e le attività quotidiane a incidere sul nostro benessere, ma anche le dinamiche e le interazioni tra colleghi e superiori.

Quando il nostro equilibrio è compromesso da stress, stanchezza e altri tipi di malessere, il luogo di lavoro diventa un ambiente ostile dove svolgiamo i compiti quotidiani con più difficoltà, con una conseguente calo dell’attenzione e della qualità del nostro lavoro.

Lo stress da lavoro correlato definisce proprio questa casistica, e sta soprattutto al Datore di Lavoro prestare attenzione all’insorgere di problemi di questo tipo e intervenire mettendo in atto le giuste procedure di tutela dei dipendenti.

Valutazione della condizione di rischio da stress correlato

Riconoscere sin dai primi momenti l’insorgenza di un disturbo da stress correlato è un’operazione delicata: rientra all’interno delle pratiche di valutazione dei rischi, ma facendo riferimento a una condizione psico-fisica, le metodologie di controllo e valutazione sono diverse rispetto a quelle utilizzate per la valutazione di rischi fisici.

Il focus di questo tipo di valutazione è individuare quali sono i fattori, all’interno del contesto e della vita lavorativa, che sono fonte di stress elevato: rendimento sul lavoro, tasso di turnover, assenze o manifestazioni di malessere, vanno valutati con molta attenzione.

Il rischio da stress correlato è un fenomeno molto complesso e delicato, che presenta diverse sfaccettature e caratteristiche diverse, dovute alla soggettività del tipo di disturbo, per questo arrivare a una valutazione completa e tempestiva può essere molto difficile: formare il personale e fornire gli strumenti giusti per poter valutare questa condizione è perciò, importantissimo.

Elementi determinanti e individuazione dei fattori di rischio

Per valutare attentamente il rischio da stress correlato è importante individuare i principali fattori scatenanti:

• Complessità del lavoro
• Carico del lavoro
• Condizioni fisiche di sicurezza e comfort
• Sicurezza sul lavoro e modalità di gestione
• Comunicazione, fattori sociali e relazionali

Una volta analizzati questi elementi, è necessario valutare quanto e come incidano sul comportamento lavorativo del dipendente e sulla sua salute: la sindrome del burnout non va assolutamente trascurata, perché può portare a gravi danni come ipertensione, disturbi cardiovascolari, malattie gastro-intestinali e depressione.

Strumenti per la prevenzione

Per evitare esiti così pesanti e rischi tanto gravi per la salute psicofisica, i principi di sorveglianza sanitaria richiedono che vengano effettuata un’attività di prevenzione da parte dal Datore di Lavoro che, secondo il decreto legislativo n. 81/2008, ha l’obbligo di valutare ed eliminare con misure protettive e di correzione, le fonti di rischio e le cause di stress e malessere.

Le misure di prevenzione comprendono diverse strategie di intervento, come assicurare il sostegno completo ai dipendenti, con chiarimenti circa i ruoli lavorativi e gli obiettivi aziendali, in modo da individuare le criticità e lavorare in ottica di miglioramento e risoluzione dei problemi.

Importantissima anche la formazione di tutti i dipendenti, per fornire capacità e informazioni sufficienti a individuare le occasioni di malessere e segnalarle il prima possibile.

In ultimo è fondamentale saper intervenire secondo le procedure stabilite dalla Medicina del Lavoro in modo sempre tempestivo in caso di evidenza di stress da lavoro correlato, per migliorare nell’immediato la tutela della salute del dipendente.