
COME FARE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
La valutazione del rischio è di fondamentale importanza per la sicurezza sul lavoro, è quella che uno dei nostri tecnici ama definire l’anticamera della stesura del DVR.
Cos’è la valutazione del rischio?
La valutazione del rischio viene svolta dal datore di lavoro ed è un processo di osservazione, valutazione e documentazione dei pericoli ai quali è esposto il lavoratore ed il potenziale rischio che potrebbe arrecargli un danno. Si tratta di un procedimento per la tutela del lavoratore e dell’attività, e fa parte di un processo atto all’abbattimento del rischio ove possibile, o alla disposizione di misure protettive quali la fornitura dei DPI.
Come si svolge la valutazione
La valutazione del rischio è tipicamente soggettiva, quindi porta individui differenti a valutare in modo diverso i pericoli, ma oltre la discrezionalità non deve tralasciare o dare per scontato nulla. Devono essere valutati tutti i tipi di rischio professionale, persino quelli collegato allo stress da lavoro correlato tenendo conto anche delle caratteristiche dei lavori esposti quali età, sesso e via dicendo.
Per un’esaminazione corretta bisogna partire dalla identificazione dei pericoli, comprendendo quali sono i lavoratori esposti e poi procedere per gradi tenendo conto dell’entità, della gravità degli effetti e delle probabilità che essi si manifestino. Dopodiché si può procedere ad una programmazione di azioni preventive e protettive cercando di trovare il giusto rapporto tra la sicurezza e l’effettivo funzionamento dell’azienda.
Dopo l’effettiva attuazione del programma, è dovere dei responsabili di procedere ad un riesame periodico, anche ogni qualvolta l’attività produttiva subisca delle modifiche come, per esempio, delle nuove assunzioni.
La distinzione dei rischi
È giusto a questo punto individuare e distinguere tre tipologie di rischio:
- Rischi per la sicurezza, che si palesano tali per i lavoratori durante l’espletamento delle loro mansioni come ad esempio i rischi da tagli, da caduta per lavori in quota o quelli di incendi o/ed esplosioni.
- Rischi per la salute, derivanti dal contatto o l’esposizione ad agenti chimici, fisici, al microclima, eccetera.
- Rischi organizzativi, derivanti da criticità organizzative e strutturali dell’azienda, dove entrano in gioco fattori psicologici ed ergonomici, la valutazione del rischio tiene conto dello stress da lavoro correlato.
Per qualsiasi informazione o dubbio non esitate a contattarci!
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